Achille e la tartaruga
Progetto di accoglienza alla scuola superiore.
“Non importa sapersi orientare in una città. Ma perdersi, come ci si perde in un bosco, richiede un apprendistato.” W.Benjamin
Scuole coinvolte: Liceo Artistico – Liceo Coreutico Musicale
Partecipanti: Allievi delle classi prima e rispettivi genitori
Quanti appuntamenti: 14 ore complessive di incontri di carattere dialogico -filosofico con riferimenti alle neuroscienze cognitive e alla teoria dell’empatia, suddivise in 10 ore con gli studenti, 4 con i genitori.
Scopo: accogliere gli adolescenti che hanno iniziato la scuola superiore, incontrare i loro genitori.
L’ingresso al Liceo produce spaesamento.
L’adolescente si allontana da un mondo noto, conosciuto, familiare e deve dare senso al suo cammino, scelte, inquietudini.
Oggi, epoca contrassegnata dalla velocità e frammentazione dei canali di comunicazione e da semplici connessioni più che autentiche relazioni, è un attimo per i giovani lanciarsi in una corsa spesso fine a se stessa, senza meta, senso, progettualità.
È importante, quindi, aiutarli a fermarsi, a riflettere.
Il progetto “Achille e la tartaruga”, che prende spunto dal paradosso in cui il veloce Achille non riuscirà mai a raggiungere la tartaruga, invita gli adolescenti a rallentare, a soffermarsi per trovare il senso delle proprie scelte, identità, percorso e dell’incontro con l’altro, un incontro basato sull’empatia, emozione.
È un percorso breve da svolgere nei primissimi giorni di scuola, in accordo con l’insegnante di riferimento.
Il progetto coinvolge anche i genitori, ai quali dedichiamo due serate per condividere la fatica di una nuova nascita che riguarda sia i loro figli sia essi stessi, “nuovi” genitori che dovranno confrontarsi con la distanza, il rifiuto, la finta indifferenza e tutta la gamma delle emozioni che solo un adolescente è capace di mettere in campo in modo prepotente e violento.