Sono Paride, ho sei anni.
Vivo nascosto, accovacciato e piegato.
Non guardarmi, non amo lo sguardo intrusivo dell’altro, voglio spiarti senza essere visto mentre mi cerchi, non ti risponderò quando mi chiamerai e sorriderò nel vederti correre affannoso per la stanza.

Per troppo tempo ho dovuto nascondermi per sfuggirti, ho dovuto placare il mio respiro, chiudere gli occhi e fermare il cuore che batteva forte, mentre con le mani tappavo le orecchie per non sentire la rabbia che si abbatteva su di me facendomi tremare.
Ora sono nascosto e sorrido. Lasciami qui, in questo angolo buio, protetto e rassicurato dalla tua voce che chiede solo di giocare.

Foto di Giovanni Gastel.
Testo di Patrizia Corbo.